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LA
GOLDIMPLANTATION (GI) E’ UNA TERAPIA SINTOMATICA DEL DOLORE.
BREVE
STORIA
Agli inizi
degli anni '50 nacque l’amicizia fra il chirurgo agopuntore Dr.
Johannes Bischko e il veterinario Dr. Oswald Kothbauer che già
dal 1956 trattava i suoi pazienti attraverso punti di
digitopressione.
Nel febbraio
del 1972 a seguito della visita del presidente Nixon in Cina
vennero divulgati in occidente i primi filmati di interventi
chirurgici in analgesia mediante agopuntura.
Nel 1973 nel
policlinico di Vienna viene effettuato il primo intervento in
ambito umano in analgesia agopunturale sotto la direzione di
Bischko e nel 1975 Kothbauer effettua un cesareo in un bovino
sempre con la stessa analgesia.
Nello stesso
anno il veterinario agopuntore statunitense Terry Durkes tratta
con la GI la displasia dell’anca del cane con i “gold bead
implants” e alla fine del 1982 Kothbauer effettua la sua prima
GI nell’animale.

Nel 1989 il
chirurgo veterinario Jan Klitsgaard si interessa al metodo, in
breve abbandona il bisturi per dedicarsi esclusivamente alla GI.
Presenta il
risultato della sua enorme esperienza al Congresso IVAS del 1996
in Svizzera (Spiez) ove esprime l’opinione che non debbano
essere esclusivamente e necessariamente impiantati punti di
agopuntura. Ed è appunto negli anni ’90 che sia in Austria che
in Germania “prende piede” la GI.
Il Dr. Markus
Kasper nel 1995 ottimizza e modifica la visita preoperatoria (l’analisi
del movimento e le tecniche palpatorie), la GI stessa, e la cura
post-operatoria, così che dalla sua esperienza (più di 4000 casi
nel 2009), si sviluppa un nuovo metodo che ha come meta,
l’introduzione della GI nell’ortopedia classica.
Nasce così la
GI secondo il metodo di Kasper e Zohmann nel 1998 l’ortopedico
umano H. Liertzer tratta cinque pazienti umani con risultati non
solo soddisfacenti ma in alcuni casi addirittura stupefacenti.
In Danimarca una clinica umana lavora esclusivamente con la GI.
A COSA
SERVE
La GI è una
terapia del dolore duratura indicata nelle malattie croniche
dell’apparato muscolo-scheletrico. Con essa vengono trattate la displasia dell’anca sia nelle sue forme iniziali che nei casi
avanzati, ma anche la displasia del gomito, le artrosi della
colonna vertebrale, della spalla, del ginocchio, e delle
articolazioni delle dita (che spesso non vengono riconosciute e
rappresentano problemi secondari a patologie prossimali).
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Altre
indicazioni sono: alterazioni tarsali e carpali, contratture
muscolari, tendinosi, cauda equina e le recidive delle protrusioni
dei dischi intervertebrali dei bassotti (150 casi trattati da
Kasper). Possono inoltre essere trattati casi in cui l’animale
nonostante abbia subito un intervento chirurgico, ad esempio
protesi d’anca o legamento crociato del ginocchio, continui ad
avere dolore residuale, quindi come adiuvante.Possiamo
quindi dire che la GI è indicata in tutte le malattie
osteo-articolari dolorose croniche del cane anziano e adulto, ma
sempre più frequentemente vi si ricorre anche in cani giovani
displasici non ancora candidati alla protesi d’anca.
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In questi
casi lo scopo è di evitare gli esiti disastrosi della lassità
legamentosa coxo-femorale (vedi gli studi sulla diagnosi precoce
della displasia del prof. E. Koeppel).
La GI viene
comunque eseguita dopo l’analisi del movimento, la visita
clinica ortopedica con palpazione dei punti di Trigger, e
l’indagine RX, ed ha come scopo non la cura della singola
articolazione ma l’armonizzazione dell’intero apparato
locomotore.
La GI è stata
usata anche nell’epilessia non rispondente ai farmaci ed è alla
studio la sua applicazione in altre patologie.
IN COSA
CONSISTE
La GI consiste
nell’introduzione di piccoli impianti d’oro a 24 carati dello
spessore di 1 millimetro e lunghi da 2 a 4 mm in punti ben
precisi di agopuntura e di Trigger, alcuni a stretto contatto
osseo, altri nel piano muscolare e altri a livello sottocutaneo.
Ciò viene effettuato in assoluta sterilità previa preparazione
del campo operatorio mediante un ago di idonee dimensioni, e
ovviamente in anestesia generale.

L’intervento è
poco invasivo, e il post-operatorio richiede solo un breve
periodo di circa 10 giorni in cui il cane deve essere condotto al
guinzaglio al passo. Gli impianti non sono soggetti a rigetto e
non migrano, inoltre non si consumano e rimangono attivi per
tutta la vita del paziente.
Gli effetti si
vedono già dopo pochi giorni: attraverso il ristabilimento di un
pH fisiologico che di norma è acido nei tessuti infiammati, si
ha una riduzione dell’attività dei mediatori del dolore, una
vasodilatazione con miglioramento della perfusione cosa che
comporta una riduzione fino alla cessazione del dolore. Gli
effetti sul lungo periodo sono dati dal miglioramento delle
sollecitazioni muscolari e articolari, da una riduzione dello
stress, e armonizzazione del movimento che permette la
ridistribuzione fisiologica del peso corporeo.
Non possiamo
pretendere che un cane anziano possa tornare ad essere un
cucciolo, ma possiamo migliorargli notevolmente la qualità della
vita. Può tornare volentieri a voler fare la passeggiata, a fare
le scale, ad essere di buon umore e ad essere meno aggressivo.
In un cane giovane invece la meta è quella di raggiungere un
movimento normale, cioè fisiologico.
PUBBLICAZIONI
Pochi grani
d'oro... e il cane guarisce (di F. Adinolfi)
Goldstueckchen, die heilen
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grani d'oro (Gold Beads Implant)

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